(a cura di Iolanda Perrone, Maria Teresa Mazzetto, Elena Collazuol)
Il Metodo di organizzazione spazio-temporale Terzi è un sistema di esercizi senso-motori che sviluppa la capacità di integrare le informazioni spazio-temporali che giungono al Sistema Nervoso Centrale dai diversi canali percettivi.
Potenzia la capacità di costruzione di corrette immagini mentali motorie (in 1° e 3° persona nelle fasi di "vissuto" e "rappresentazione") e visuo-spaziali.
Per le sue caratteristiche può essere qualificato come metodologia cognitivo-motoria, in cui le esperienze ricavate dal corpo in movimento e dalle relazioni con il mondo esterno giocano un ruolo essenziale per lo sviluppo della mente e degli apprendimenti, ovvero per lo sviluppo cognitivo.
È solo il movimento che ci dà la consapevolezza dello spazio e del tempo, "la percezione appare immersa nella dinamica dell’azione, il cervello che agisce è innanzitutto un cervello che comprende" [Rizzolatti, Sinigaglia, 2006].
Si inserisce nei più recenti filoni teorici relativi alla neuropsicologia cognitiva secondo la quale le funzioni corticali superiori vengono svolte attraverso l’attivazione di "sistemi funzionali a rete". "In virtù dell’esperienza conseguita le reti neurali si modificano e si verificano, nel corso dello sviluppo, in progressivi miglioramenti funzionali" [Sabbadini, 2009].
Tale metodica è in linea con le attuali ricerche basate sulle teorie dell'"embodied cognition" [Thelen1995, Iverson,1999] o "cognizione incarnata", cioè radicata nel corpo, [Borghi e Inchini, 2002] che sottolineano come lo sviluppo cognitivo evolve a partire dalla percezione del proprio essere, parallelamente allo sviluppo delle funzioni motorie e al controllo delle stesse.
Il Metodo Terzi enfatizza lo stretto legame tra percezione-azione-cognizione: il corpo col suo movimento e le interazioni del corpo con l'ambiente esterno vengono utilizzati come dispositivi cognitivi da cui inizia l'attività mentale.
Ida Terzi diceva: "l'atto motorio palese o celato è indispensabile per promuovere la funzione degli organi di senso specifici" [1995]. Berthoz attualmente, sostiene che "l'azione anticipa la percezione" [1998].
Il Metodo attiva processi di metacognizione come la consapevolezza, il controllo e la pianificazione delle funzioni motorie stimolando:
- processi cognitivi di analisi e di sintesi dei dati percettivi,
- capacità di rappresentarsi l'azione o la sequenza di azioni (pianificazione),
- capacità di ordinare in sequenza spazio-temporale e/o coordinare una serie di movimenti (programmazione),
- organizzazione ed esecuzione del progetto motorio con l'analisi delle sue componenti,
- rappresentazione e verifica del risultato attraverso processi di controllo,
- memoria di lavoro e attenzione selettiva.
Il metodo approfondisce inoltre lo studio delle rappresentazioni interne degli eventi, analizzando i processi mentali che dallo stimolo portano al comportamento.